Institutos Universitarios

Progettare le città del futuro con l’intelligenza artificiale: mito o realtà?

Autor: Viviana Di Capua

Università degli Studi di Napoli Federico II

 

Modalidad: Online

 

Abstract: 

In Italia, i procedimenti di pianificazione urbanistica sono caratterizzati da un alto tasso di discrezionalità, poiché sono molti gli interessi pubblici e privati da valutare e ponderare in relazione alla definizione dell’assetto di un determinato territorio e dei suoi possibili usi. La pianificazione urbanistica tradizionale, infatti, si è sempre basata su analisi manuali e processi decisionali complessi, che richiedevano un’integrazione di molteplici dati demografici, economici e ambientali. 

Negli ultimi anni, l’uso dell’intelligenza artificiale (IA) nei procedimenti di pianificazione urbanistica ha influenzato profondamente il modo in cui le città sono progettate, gestite e sviluppate. L’IA funge da supporto all’attività conoscitiva e valutativa del pianificatore urbano, migliorando l’efficienza e l’efficacia decisioni adottate circa l’assetto di un determinato territorio.

Uno dei principali vantaggi dell’uso dell’IA nella pianificazione urbanistica è la capacità di gestire e analizzare grandi quantità di dati in tempo reale. Le città moderne generano un’enorme mole di dati, provenienti da sensori, telecamere, sistemi di trasporto e dispositivi mobili. L’IA può elaborare queste informazioni per identificare modelli nascosti e prevedere tendenze future, aiutando così il pianificatore urbano a prendere decisioni più informate. Ad esempio, gli algoritmi di machine learning possono essere utilizzati per prevedere la crescita della popolazione, i cambiamenti climatici e le tendenze di mobilità, fornendo previsioni che migliorano l’allocazione delle risorse e la progettazione delle infrastrutture.

Inoltre, l’IA può essere utilizzata per simulare scenari di sviluppo urbano, consentendo al pianificatore urbano di valutare l’impatto delle loro decisioni prima di attuarle. Questo approccio consente di identificare potenziali problemi e di apportare modifiche ai piani di sviluppo per evitare errori costosi. Ad esempio, le simulazioni basate sull’IA possono essere utilizzate per adattare l’impatto dei nuovi edifici al traffico, all’inquinamento e alla qualità della vita dei residenti. Inoltre, gli strumenti di IA possono fornire suggerimenti basati sui dati, contribuendo a rendere i piani di sviluppo più sostenibili e adattabili alle esigenze future.

Un ulteriore vantaggio dell’IA riguarda la possibilità di favorire e rendere più efficace la partecipazione dei cittadini ai processi di pianificazione urbanistica. Le piattaforme basate sull’IA possono facilitare la raccolta e l’analisi dei contributi partecipativi, rendendo più facile per i pianificatori urbani comprendere le esigenze della comunità. Ad esempio, chatbot e assistenti virtuali possono essere utilizzati per interagire con i residenti, raccogliendo le loro opinioni sui piani urbanistici e fornendo risposte in tempo reale. In questo modo, l’IA può contribuire a rendere la pianificazione urbanistica più trasparente e inclusiva.

Nonostante i numerosi vantaggi, l’uso dell’IA nei procedimenti di pianificazione urbanistica presenta, tuttavia, alcune criticità legate alla privacy dei dati e al rischio che le decisioni automatizzate possano essere influenzate da pregiudizi insiti nei dati impiegati per addestrare gli algoritmi. Tali pregiudizi potrebbero portare a decisioni che penalizzano alcune comunità o gruppi sociali.

Sebbene l’IA rappresenti uno strumento efficace per costruire le città del futuro, idoneo a realizzare contesti urbani più efficienti, sostenibili e vivibili, è innegabile tuttavia che il suo uso non è esente da rischi che solo una compiuta regolazione normativa può contribuire a mitigare.